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CLASSIFICAZIONE E.Co.A. DEI LIVELLI DI DIFFICOLTÀ


IMPORTANTE:

(Pur essendo potenzialmente affrontabile in caso di assoluta necessità),

il livello 3+1 ∑-sigma non è utilizzato dall’E.Co.A.

Tutte le schede delle progressioni E.Co.A., riportano il livello di difficoltà indicato in questa scheda.

Le valutazioni E.Co.A. sulle difficoltà di progressione incontrate durante l’ascesi in qualunque tipologia di ambiente sono state elaborate in condizioni di tempo soleggiato, con temperatura media di 15° e in una condizione di forma fisica adeguata secondo gli standard E.Co.A.


Y
Ypsilon
Ricercatori principianti

Percorso: è sia del terreno che acquatico

Tempi di avvicinamento: non sono superiori ad un’ora e trenta minuti

Tempi di percorrenza: non superiori alle tre ore

Correnti: deboli

Temperatura: non è inferiore ai 15°C Si incontrano bacini d’acqua non profondi

Ascesi inverse: anche frequenti entro i 30 metri massimo

Ascesi: si suddivide in

1 . Y ordinaria

2 . Y semplice

1. Y ordinaria

La progressione in ascesi è praticabile da ogni ricercatore e richiede soltanto il naturale livello di attenzione maturato durante la formazione in Sigmasofia ecologica e non richiede quasi mai l’uso delle mani.

2. Y semplice

È  il livello più semplice della progressione in ascesi,

al di sopra del livello ordinario.

  • Si evidenzia la necessità di utilizzare le mani e si dovranno spostare le gambe utilizzando una tecnica di progressione di riferimento.
  • Si utilizzano appoggi grandi e piccoli ma utilizzabili senza eccessiva difficoltà per i piedi e grandi appoggi per le mani,
  • richiede la valutazione della roccia su cui si poggeranno gli arti.
  • La struttura della progressione è più verticale (primo, secondo e terzo grado)

Salti: sporadici, non superiore ai cinque metri

Possibilità di fuga: esistenti

Continuità delle difficoltà: non per grandi tratti

Soccorsi: sono possibili in tempi accettabili

Grotte: non superiori ai 40 metri di profondità


Ψ
Psi
Ricercatori di capacità intermedie

Percorso: è sia del terreno che acquatico

Tempi di avvicinamento: non sono superiori a 2 ore e trenta minuti

Tempi di percorrenza: non superiori alle 5 ore

Correnti: medie (tendenti al debole). Si incontrano bacini d’acqua relativamente profondi

Temperatura: non è inferiore ai 7°C.

Ascesi inverse: anche lunghe e frequenti entro i 50 metri massimo

Ascesi: La progressione in verticale evidenzia una maggiore pendenza fino alla massima, gli appoggi e gli appigli sono piccoli, esigui e durante la progressione si incontrano camini, fessure, spigoli, cenge (…) che, per poter superarli, è richiesto il

metodo di progressione E.Co.A. ∑ophy.

In alcune fasi la progressione è difficile, delicata e richiede solo tecnica e adeguata forza psicosomatica. E’ consigliabile studiare la progressione prima di avventurarsi.

Esistono tre livelli di difficoltà progressiva di ascesi Ψ –Psi- e sono indicate con il simbolo maggiore, > e sono:

Ψ

Ψ

Ψ

Ogni livello aumenta la difficoltà del trenta per cento (quarto e quinto grado Ψ 1°; Ψ 2°; Ψ)

Salti: sporadici, non superiori ai sette metri

Possibilità di fuga: poche o inesistenti

Continuità delle difficoltà: per tratti relativamente lunghi

Soccorsi: sono possibili in tempi leggermente più lunghi di quelli accettabili

Grotte: non superiori ai 80 metri di profondità


ƛ
Lambda
Ricercatori di capacità avanzate

Percorso: è sia del terreno che acquatico (le forre possono essere molto acquatiche)

Tempi di avvicinamento: possono arrivare fino a tre ore e mezzo

Tempi di percorrenza: possono arrivare fino a otto ore

Correnti: forti, si possono incontrare rulli, vortici

Temperatura: inferiore ai 5°

  • si incontrano e si devono discendere cascate fino a ottanta metri di altezza sotto l’acqua
  • sia le partenze che gli arrivi possono essere problematici,
  • si deve ricorrere a tecniche quali frazionamento e teleferiche frequenti

Ascesi inverse: anche lunghe e frequenti entro i 70 metri massimo

Ascesi: Ascesi difficile

  • È molto difficile e necessità di una più che adeguata forma psicosomatica e si deve aver allenato specificamente la forza delle gambe e quella delle braccia-mani in modo prolungato e verificato e simultaneamente lo stato del proprio equilibrio psicosomatico.

  • La verticalità è completa e in taluni punti di inclinazione inversa rispetto alla progressione.
  • Tutti i movimenti e i passaggi dovranno essere adeguatamente meditati prima. Esistono tre livelli di difficoltà progressiva di ascesi ƛ Lambda

λ

λ

λ

Ogni livello aumenta la difficoltà del trenta per cento (sesto e settimo grado λ 1°; Ψ 2°; Ψ 3°)

Salti: fino a 10 metri

Nevai: esistenti

Continuità delle difficoltà: è notevole

Soccorsi: in tempi lunghi

Grotte: fino ai cento metri di profondità


3+1 ∑
∑igma
Ricercatori di capacità super esperte e in situazioni salva vita

Percorso: discese lunghe, faticose e tecniche, percorsi altamente acquatici con presenza di notevoli pericoli oggettivi. Si possono percorrere soltanto in alcuni periodi dell’anno

Tempi di avvicinamento: da 5 a 8 ore

Tempi di percorrenza: superiori alle dodici ore continue

Correnti: da forti, fortissime al limite del controllabile, con rulli frequenti e trappole continue

Temperatura dell’acqua: inferiore a 4° a sotto i 2° gradi, tutte le tecniche di corda e discese sotto cascate pressoché ai limiti del possibile

Ascesi inverse: oltre i 100 metri di altezza, con partenza e arrivo molto problematici. Soste in parete, frazionamenti e cascate, rifacimento soste-armi distrutti. Discese sotto cascata al limite

Ascesi: Ascesi molto difficile. La verticalità è completa ed anche inversa per lunghi tratti, gli appigli e gli appoggi sono molto distanti, la progressione richiede una forza di spunto delle dita delle mani capace di spostare l’intero corpo.

Questo livello
non è mai affrontato dalla progressione E.Co.A .

salvo in casi veramente eccezionali in cui è utilizzabile come unica soluzione salva vita (ottavo, nono e decimo grado)

Salti: oltre i dodici metri

Possibilità di fuga: da remotissime a nessuna.

Nevai: progressioni per lunghi tratti in tunnel di neve frequenti

Continuità nelle difficoltà: elevata senza interruzioni, possibilità di fughe pressoché inesistenti fino alla difficoltà totale.

Tempi di soccorso: molto lunghi fino a lunghissimi possibilità, di sopravvivenza quasi nulle.

Stati alterati di coscienza

Grotte: profondità superiori ai 130 metri anche in aumento considerevole


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