Le Vie della ∑ophy

Noi, le specie viventi, la specie umana, l’Universi-parte, siamo giunti ad un grado di auto-consapevolezza da cui si evidenzia, perentoria, la necessità di adottare una scelta, una decisione. Il

“nostro”
Io-psyché

si trova in uno

stato di auto-consapevolezza senza precedenti:

infatti,

il pianeta Terra, di cui siamo parte integrante,
sta manifestando una peculiare patologia che sta
divenendo terminale.

Si tratta

Tutto ciò è determinato dalle azioni dell’Io-psyché degli esseri umani che, ad esempio,

immettono quantità eccezionali di biossido di carbonio nell’esile guscio di aria-ossigeno del pianeta Terra alterando così il campo di calore connesso con il sole (e altri).

Questo sta determinando un aumento della temperatura che se, proseguiremo su questi standard,

presto
accresciuti dalla produzione di biossido
da parte delle nazioni emergenti,

raggiungerà livelli mai conosciuti in precedenza
destrutturando, transmutando l’equilibrio climatico-funzionale
dal quale dipende la possibilità di esistere
esattamente nel modo in cui avviene attualmente.

L’Io-psyché ha ritenuto di

dover bruciare quantità incredibili di carbonio (carbone e petrolio)

e lo stiamo facendo in un modo che

immette nell’atmosfera 70-80 milioni di tonnellate di CO2 al giorno.

Stiamo raggiungendo l’incredibile cifra di 390 parti per milione l’anno. Questo, al di là delle ripercussioni psicosomatiche ci sta facendo avvicinare ad una

condizione irreversibile

che

entro non molti anni

arrecherà un

danno irreparabile all’abitabilità del pianeta,

ossia

il principio attivo autopoietico omeostatico sarà costretto a
ri-equilibrare
le funzionalità naturali innate
creando serie, in alcuni casi irreversibili,
patologie-discrasie
alle specie viventi.

Le prove sono evidenti: la calotta polare artica che ha, tra l’altro, la funzione di

raffreddare il pianeta
si sta sciogliendo

un ritmo almeno cinque volte superiore

di quanto abbiano previsto alcuni modelli informatici di pochissimi anni fa.

Con questi standard

i ghiacci sono destinati a scomparire

entro pochi anni, determinando l’innalzamento del livello delle acque, e, quindi, cambiamenti strutturali alle condizioni di diverse nazioni

costringendo all’emigrazione,

milioni di esseri viventi e umani.

Lo stesso fenomeno è in atto al Polo sud. La

bios-etica autopoietica Sigmasofica

mi suggerisce che

è ora di prendere posizione:
vogliamo farlo proseguendo la nostra azione ecologica
avvalendoci
dell’E.Co.A.

Per la Sigmasofia si tratta di una questione legata al

diritto-dovere di poter continuare ad auto-determinarsi alla
formazione a se stessi,
parte integraante e inscindibile di questo pianeta.

Stiamo progressivamente

ponendo in remissione la possibilità di
poter esistere in modo ecologico

alle generazioni che verranno dopo di noi, costringendole ad affrontare

ostacolatori ecologici complessi e difficili che, di fatto, collasseranno molte funzionalità innate dell’ambiente: di noi stessi.

La patologia-discrasia psicosomatica ed energetica di molti esseri umani è identificata nell’affermazione, anche forte, degli interessi di parte, localistici, auto-referenziali, condizione quasi totalmente scissa, dai processi innati ecologici che legano gli esseri viventi a un comune denominatore e ad un’unica scaturigine. Come spesso accade a livello localistico (lo abbiamo verificato in migliaia di casi)

in conseguenza della scissione dell’Io-psyché da se stesso,
rinasceranno aggredior-out, crisi esistenziali,

funzionali alla presa di consapevolezza
dello stato identificativo patologico,

come il principio attivo omeostatico, da sempre, ci evidenzia.

Il punto della questione è che questa volta

l’aggredior (acting)-out del pianeta Terra

(per certi versi già in atto, basti pensare ai problemi metereologici, uragani, tornadi, o ad altri quali terremoti, eruzioni, maremoti ed altro che tanti danni stanno arrecando),

rischia di esprimere un’intensità non gestibile
dagli attuali mezzi disponibili.

De facto, l’Io-psychè dell’Universi-parte ha creato un livello di patologia-discrasia psicosomatica ed energetica, estesa (globale). Questo si evidenzia ed è confermato anche dalla funzionalità di altri pianeti:

su Venere il carbonio è nell’atmosfera
mentre sul pianeta Terra è nel terreno,

da questo deriva che la temperatura sulla Terra è pari a 15 gradi Celsius mentre la temperatura media su Venere arriva a 460 gradi celsius circa.

Comincerete a intuire
quali sono gli effetti dell’anidride carbonica nell’aria
immessa dall’essere umano.

La vita-autopoiesi rischia progressivamente di non potersi più evidenziare come da sempre la conosciamo il che ci orienta verso una

comune linea del destino

che è possibile

ri-orientare attraverso la formazione vissuta a se stessi,
parte integrante e inscindibile di questo Pianeta.

Non possiamo fare altro che evidenziare la situazione abbinandola alla proposta di una scuola, la

S.I.E.
Scuola Internazionale E.Co.A.

che, attraverso il vissuto diretto, forma il libero ricercatore sulla coscienza
a tutelare e salvaguardare l’ambiente interiore ed esterno.

L’intenzione è quella di dare il nostro contributo all’operazione formativa che può interagire con quanto sta accadendo, per questo motivo abbiamo elaborato il 

Manifesto E.Co.A.
Non è più questione di leadership di Stati,
ma quanto di formazione, di auto-consapevolezza da parte dell’essere umano.

Al momento, si partecipano-osservano pochi orientamenti da parte di leaders politici verso la necessità di

prepararsi a formarsi ecologicamente,

ossia alla condizione vissuta che consentirebbe loro di

vivere dall’interno,
come auto-consapevolezza,
quello che sta accadendo.

Voglio comunicare che l’Io-psyché dei governanti potrà riuscire a

produrre leggi in favore della riduzione delle emissione dei gas serra

soltanto se si formerà a se stesso, ai principi attivi olistico-autopoietici innati che lo formano, da cui

Si organizzano protocolli a Kioto o altrove,

ma se l’Io-psyché non si forma a se stesso non arriverà mai
a ratificarne uno
realmente efficace,

e potrà accadere qualcosa soltanto in presenza di un

aggredior-out catastrofico
che ci costringerà ad intervenire per causa di
forze omeostatiche maggiori.
Tuttavia questa volta potrebbe essere differente.

Per essere espliciti, la Sigmasofia non vede a livello politico prevalente capacità di riconoscimenti adeguati scaturenti dal vissuto:

si partecipano-osservano stati identificativi discrasici che
privilegiano, proiettivamente, l’economia-denaro, il
potere nella relazione, la sessualità, la religione (..).

Ciò mi ha indotto a creare la S.I.E. e le

proposte di soluzione alla crisi ecologica in essere.

L’aspetto drammatico, ma

paradossalmente divertente,

è che

molti politici credono di non averne alcun bisogno, ritenendo
(molto ipocritamente) che il potere democratico o meno che
veicolano sia sufficiente a riconoscere, a gestire e a porre in
remissione la questione.

Ma lo stato di fatto è che molti sono soltanto

identificati nei propri interessi auto-referenziali

e, per questo motivo, non sono tecnicamente in grado di disidentificarsi dal loro stesso e inconsapevole auto-riduzionismo e partecipare-osservare in maniera più ampia le funzionalità ecologiche innate.

Di conseguenza, molte delle loro decisioni non possono
trascendere tale stato che,  messo in relazione, diviene auto-referenzialità
contro autoreferenzialità, potere contro potere, narcisismo contro narcisismo e identificazione contro-identificazione (…), processo che aggrava e rende la discrasia ecologica per loro progressivamente irrisolvibile.

Assumere la decisione di imporre alle industrie di ridurre le emissioni di gas serra che provocano il riscaldamento globale, non essendo Io-somato-autopoieticamente pronti, per molti di loro è, di fatto, tecnicamente impossibile. Potremo assistere a qualche piccola decisione unilaterale, ma nulla di sostanziale come da molti anni stanno dimostrando.

Molti politici attuali dimostrano di non riuscire a riconoscere che cosa  si,
l’emergenza climatica planetari interiore-esterna:
l’inconsapevolezza id pochi,
in questo senso e con questi significati, sta divenendo il
problema di molti,
ma questa volta la questione coinvolge su vasta scala, tutti,
è in gioco la modalità di esistenza.

Vogliamo innescare olos-direzionamenti verso il riconosimento vissuto

che l’essere vivente, l’essere umano è in
stato di entanglement micro-particellare e coscienziale con
l’ambiente complessivo,
siamo inscindibili e funzioniamo simultaneamente ad esso:

uno dei principi attivi innati della

bios-etica olistico-autopoietica ecologica,
proposta dalla Via di Conoscenza Sigmasofia.

Quando sento dire che alcuni fatti non possono essere resi pubblici perché la cosiddetta opinione pubblica

non sarebbe pronta a ricevere chissà quale messaggio,

in realtà

proiettano il loro stesso non essere formati e pronti a loro stessi,

figuriamoci ad una nazione o altro che presumono di governare.

Molti di essi non riescono a riconoscere che cosa sia,

l’emergenza planetaria.

Evidenziando così l’

incapacità di assumere la responsabilità di cambiamento.

Ma questa volta la questione coinvolge su vasta scala, tutti.

Taluni paesi in via di sviluppo rivendicano lo stesso diritto di distruggere foreste, di consumare materie prime (…) esattamente come gli Stati uniti e l’Europa (…) sono tutte questioni che non tengono conto che il problema è globale e non localistico. Poi a questo rispondono presunte informazioni scientifiche di regime che arrivano a negare addirittura l’esistenza della questione (e non è la sola sul tappeto).

L’Io-psyché formandosi può pretendere molto di più da se stesso considerato che è in gioco la sua stessa modalità di esistenza. Altra prova la potete trovare nelle censure delle prove scientifiche prodotte da Io-psychè di scienziati che hanno percorso più formazione a loro stessi e quindi più auto-consapevolezza, le loro indicazioni sulla catastrofe che incombe sono in gran parte coperte.

In senso formativo l’aggredior-out del clima può innescare orientamenti verso il riconoscimento dell’Universi-parte atomicamente e coscienzialmente legato che siamo, un obbiettivo in cui l’Io-psychè collettivo segue una causa comune e può far mettere in remissione gli stati identificativi localistici per agire secondo la bios-etica olistico-autopoietica dell’Universi-parte.

Per questi motivi, la Scuola Internazionale E.Co.a. che proponiamo olos-direziona verso la

Transmutazione del paradigma esistenziale attraverso:

• la reintegrazione empatonica fusionale con la natura complessiva, sostituendo il dominio e lo sfruttamento della natura.
• il riconoscimento vissuto che l’Universi evidenzia ogni parte, ogni specie, determinando simultaneità di funzionalità innate
• il vissuto che la parte-Universi è tecnicamente in grado di soddisfare i propri metabisogni riducendoli al proprio fabbisogno attuando processi di decrescita, che permettono l’autorigenerazione delle risorse, sostituendo i consumi spasmodici e parossistici delle materie prime e delle risorse ecologiche.
• La nascita della tecno-ontos-sophos-logia, come diretta emanazione dello stato di autoconsapevolezza di se stesso, realizzato dall’Universi, che sostituisce la tecnologia auto-aggressiva, bellica e consumistica.

In generale, la Sigmasofia Ecologica è agita

a tutela e a salvaguardia dell’ambiente interiore ed esterno.